Con il passare dei millenni, si passò dal dipingere e incidere sui muri o pareti allo scrivere e disegnare su tavolette: si parla adesso di "pittura cuneiforme", ovvero i simboli prendono forme puramente geometriche.


La tavoletta era composta internamente da uno strato di argilla cotto ed esternamente da un piccolo strato di argilla fresco così da poter essere inciso il simbolo più facilmente grazie all'utilizzo di uno stilo, asticella di osso o metallo, che aveva una parte appuntita per incidere e l'altra più larga per cancellare.

Le incisioni avevano una forma piramidale e appuntita che portano alla mente a dei chiodino o a dei "cunei" (per questo il termine cuneiformi). I segni di questo tipo di scrittura vengono chiamati "glifi" e all'inizio erano più di mille; ogni disegno rappresentava quindi un simbolo : per esempio il disegno del sole rappresentava il giorno e quello della luna la notte. Con il passare degli anni questi simboli diminuivano e gli unici a doverli imparare tutti erano gli scribi.
Però questo tipo di scrittura aveva una pecca: per rappresentare tutti i concetti bisognava utilizzare moltissimi simboli che non tutti erano in grado di apprendere per il grande numero. Così si cercò di creare un nuovo metodo di comunicazione tramite la rappresentazione di fonemi attraverso simboli astratti: iniziò così l'era della "scrittura alfabetica".
Uno dei primi alfabeti fonetici (e forse il più importante) è quello fenicio.
I Fenici erano un popolo insediatosi lungo le coste del mediterraneo(nell'attuale libano).

Il modo di comunicare diventava sempre più innovativo, facile per tutte le persone, dai grandi ai piccini e utile per il commercio, eventi religiosi e celebrativi.
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