domenica 9 giugno 2013


                           L'evoluzione della stampa









                           JOHANN GUTENBERG

Johann Gutenberg, nato a Magonza intorno al 1394 è stato un'orafo, un tipografo tedesco e inventore ed è il protagonista del libro che ho preso in considerazione per questo blog: "La galassia di Gutenberg: nascita dell'uomo tipografico".


"L'uomo non è una creatura sulla terra che ha un linguaggio, l'uomo è linguaggio."




Grazie a Gutenberg si ebbe una totale svolta nel mondo della stampa ma soprattutto nella comunicazione generale: nasce l cosiddetta "Galassia di Gutenberg".
L'inventore tedesco rivoluzionò la stampa con la sua stampa a caratteri mobili; Attraverso l'utilizzo di parallelepipedi con sopra i caratteri dell'alfabeto, che erano costituiti di una lega di antimonio, piombo estagno, venivano stampate le pagine dei giornali, ponendo i caratteri uno vicino l'altro e stampando la lettera tramite un inchiostro a base di olio.
Così, finalmente, con l'avvento del giornale e del quotidiano, tutti potevano essere informati sui fatti del giorno, politica e altre notizie, diventando sempre più dipendenti al cartaceo fino all'era della televisione e del computer.
 

martedì 4 giugno 2013

                              La Storia di Meucci

Una puntata di Voyager sull'invenzione del telefono.

                                     La Svolta Chiave


La vera e propria svolta nell'ambito delle comunicazioni fu proprio l'invenzione del telefono.
Colui che inventò il primo telefono, anche se poi ufficialmente non fu lui, fu il fiorentino Antonio Meucci.
Lo scienziato, per poter comunicare con la moglie gravemente malata situata al secondo piano del suo attico, inventò, tramite l'uso di un diaframma, una bobina e un nucleo permanente magnetico, il "telettrofono".

Per la sua mancanza di soldi, dopo aver depositato i primi brevetti, che allora costavano 10 dollari, in un primo momento non potè depositare il definitivo che aveva un costo troppo elevato (200 dollari). Nel 1876 infatti Alexander Graham Bell fu accreditato dell'invenzione. Successivamente Meucci denunciò Bell per aver rubato la sua invenzione ma non ebbe un riscontro positivo.


Solo l'11 giugno 2002 il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto, storicamente, come inventore del telefono antonio Meucci. 

lunedì 3 giugno 2013

PERCHE' SCRIVO?
 
 

Un video su Fabrizio De Andrè e del perchè scrive canzoni.
 
 

domenica 26 maggio 2013

                       Come scrivere una lettera formale


1.Come primo passo si scrive il nome del mittente o fuori dalla busta oppure in alto a destra o sinistra.

2.Successivamente si inserisce il nome del destinatario al di sotto del mittente o nella parte frontale della busta.

3.Si inserisce la data in alto a destra

4.si scrive una piccola introduzione seguita dal corpo centrale e le conclusioni.

5. in basso a destra vi è la firma.












Nella parte frontale della busta, in alto a destra si inserisce il francobollo (o i francobolli in base al peso della busta) e il destinatario.



Nella parte posteriore invece, dove si chiude la busta, si scrive il nome del mittente, con indirizzo, citta e CAP.



domenica 19 maggio 2013


                               Gli "antenati" della lettera

Come già accennato, le prime forme di lettera si ebbero nel 3000 a.C. con i Sumeri e le loro tavolette di argilla, che erano principalmente di carattere mercantile.




Sempre nello stesso periodo, in Egitto le tavolette d'argilla erano invece sostituite con i papiri. Si passò così dall'incisione su tavolette di argilla o terracotta alla scrittura con inchiostro carta e penna.

Per sostituire il papiro, che gli egizi smisero di esportare per la concorrenza culturale del sovrano egiziano Tolomeo V e il re di Pergamo Eumene II, proprio quest'ultimo decide di iniziare a lavorare le pelli di vitello, capra e pecora per la creazione della "pergamena"; purtroppo non ebbe molto successo e si continuò a utilizzare il papiro. Solo dopo l'Impero romano e l'inizio del medioevo venne sostituito il papiro. Nel 1200, insieme al papiro, vi era anche la "olla" di piombo che autenticava le lettere ufficiali dei papi e dei sovrani.

Durante fine Cinquecento e agli inizi dell'Ottocento, il papiro venne sostituito con la carta e in particolare dal plico , un foglio di carta piegato, sigillato e inviato senza una busta.
Con l'avvento della carta si iniziò ad organizzare i servizi di posta a cura di Francesco Tasso che servivano principalmente all'alta borghesia per gestire gli affari commerciali anche con luoghi distanti.



Tra il XVII e il XVIII secolo, inizia a svilupparsi l'abitudine di inserire la lettera in una busta e di chiuderla con un sigillo di ceralacca, differente  da famiglia a famiglia. Le parole latine pian piano spariscono per lasciar posto alla lingua nazionale ed ai vari dialetti.



Tra l'Ottocento e il Novecento ci furono notevoli cambiamenti: con la riforma di Rowland Hill, la carta era sostituita da fogli ancor più sottili chiamati veline e si iniziarono ad usare i francobolli per la spedizione. Le lettere divengono il mezzo di comunicazione più diffuso di massa; Con l'alfabetizzazione anche i militari potevano inviare lettere ai propri familiari durante le battaglie.








lunedì 6 maggio 2013

         DAI GRAFFITI ALLA SCRITTURA ALFABETICA


Con il passare dei millenni, si passò dal dipingere e incidere sui muri o pareti allo scrivere e disegnare su tavolette: si parla adesso di "pittura cuneiforme", ovvero i simboli prendono forme puramente geometriche.


La qualità della vita continuava sempre di più a migliorare e, pian piano, si svilupparono le prime civiltà. Nella valle del Nilo, tra il Tigri e l'Eufrate, nella cosiddetta "Mezzaluna fertile", i primi popoli più evoluti (i Sumeri, gli Egizi e gli Assiro-Babilonesi), con il loro progresso nell'agricoltura e nella società, misero le basi per la nascita della città e proprio in questo ambito, l'uomo sentiva il bisogno di trovare una maniera semplice e innovativa per elaborare simboli con lo scopo di comunicare con gli altri.


I primi ad utilizzare questo tipo di scrittura furono i Sumeri circa nel 4000 a.C. Il materiale principale di cui erano costituite le tavolette su cui scrivevano era l'argilla, elemento abbondante situato soprattutto nelle aree alluvionali e vicino ai fiumi e di conseguenza molto economico.


La tavoletta era composta internamente da uno strato di argilla cotto ed esternamente da un piccolo strato di argilla fresco così da poter essere inciso il simbolo più facilmente grazie all'utilizzo di uno stilo, asticella di osso o metallo, che aveva una parte appuntita per incidere e l'altra più larga per cancellare.





Le incisioni avevano una forma piramidale e appuntita che portano alla mente a dei chiodino o a dei "cunei" (per questo il termine cuneiformi). I segni di questo tipo di scrittura vengono chiamati "glifi" e all'inizio erano più di mille; ogni disegno rappresentava quindi un simbolo : per esempio il disegno del sole rappresentava il giorno e quello della luna la notte. Con il passare degli anni questi simboli diminuivano e gli unici a doverli imparare tutti erano gli scribi.

Però questo tipo di scrittura aveva una pecca: per rappresentare tutti i concetti bisognava utilizzare moltissimi simboli che non tutti erano in grado di apprendere per il grande numero. Così si cercò di creare un nuovo metodo di comunicazione tramite la rappresentazione di fonemi attraverso simboli astratti: iniziò così l'era della "scrittura alfabetica".


 Uno dei primi alfabeti fonetici (e forse il più importante) è quello fenicio.
I Fenici erano un popolo insediatosi lungo le coste del mediterraneo(nell'attuale libano).
L'alfabeto fu scritto intorno al II millennio a.C., comprende 22 simboli e molto probabilmente prende spunto dai geroglifici egizi, simboli e disegni che rappresentavano cose e concetti e , a differenza dei Sumeri, gli egizi utilizzavano il papiro come supporto di scrittura, ricavato dalla corteccia di un alto fusto, e il primo prototipo di pena e inchiostro, costituiti rispettivamente dalla lavorazione del gambo di un giunco e l'altro da una miscela di acqua, inchiostro e colla.

Il modo di comunicare diventava sempre più innovativo, facile per tutte le persone, dai grandi ai piccini e utile per il commercio, eventi religiosi e celebrativi.

giovedì 25 aprile 2013

                    I "GIORNALI" DEL PALEOLITICO


Uno dei primi metodi per comunicare furono proprio i Graffiti. Il termine Graffito deriva dal latino graphium (scrittura) e prende l'etimologia dal greco graphèin γράφειν che vuol dire dipingere, disegnare, scrivere.

I primi graffiti risalgono a circa 37.000 anni fa, durante l'era del Paleolitico Superiore, con cui uomini, donne e bambini, attraverso uno strumento accuminato e appuntito, ritraevano scene di caccia, animali, donne, genitali femminili e maschili, scene della vita spirituale, ma specialmente il primo oggetto rappresentato è l'impronta della mano.

I soggetti dei graffiti variano, però, da zona a zona, ma legate tutte da un filo religioso e magico; le incisioni venivano utilizate soprattutto per riti propiziatori, tanto che gli artisti erano considerati colui che, con i suoi poteri, faceva da tramite tra l'uomo e le divinità.
Soggetto quasi esclusivo di questo mezzo di comunicazione è l'animale: cavalli, bisonti, cervi, daini che sono rappresentati spesso durante la caccia con alcuni colpi di frecce o pietre.

Si pensa che queste scene venivano dipinte prima della caccia per esprimere la cattura dello spirito dell'animale.


I graffiti vengono comunque considerati uno dei primi modi di comunicare ed esprimersi dell'uomo prima dell'invenzione della scrittura e di un vero e proprio linguaggio. Sono tutt'ora in fase di studio perché, molti ancora, non sono ben decifrabili ed è ancora difficile dare un significato preciso ad ognuno. 

venerdì 19 aprile 2013

          METTIAMO I PALI AL NOSTRO PERCORSO


Qui sotto riporto una mappa generale di quelli che saranno i campi trattati per questo blog.


  
 
Il mio scopo è quello di percorrere tutte le tappe importanti che hanno segnato un grande cambiamento nelle comunicazioni, partendo dalle prime invenzioni fino ad arrivare le più moderne che abbracciano vari campi a noi vicini. Cercherò di elencare i pregi e i difetti del mondo d'oggi arrivando anche a tutto ciò che vi è dietro e che lo manipola.
 
 
 
 
 
 


sabato 6 aprile 2013

               UNA PAROLA PER OGNI LETTERA

 
Un buon inizio è quello di identificare, con ogni lettera dell'alfabeto, una parola che si lega molto bene al tema che sto affrontando.
Bhè iniziamo!

A  come Alfabeto
come Bell (Alexander Graham)
come Consumo
D  come Divulgazione
come Enciclopedia, Espressione
F  come Fotografia, Facebook
come Guadagno
come High-Quality
I   come Istruzione
come Jobs (Steve)
K come Kant ( analisi critica)
come Libri
come Meucci, Mezzi
come Novità
come Orecchio
come Pittura
come Questione
come Reti
come Stampa, Skype, Sms
come Telefono
come Unire
come Voce
W come Wifi
come Youtube
come Zuckerberg
  BENVENUTI

Salve a tutti!
Questo blog è stato creato per trattare, in particolare, uno dei tantissimi temi che concerne la tecnologia: la Comunicazione. Attraverso le lezioni di "Storia della Tecnologia" tenute dal Prof. Vittorio Marchis presso il Politecnico di Torino, cercherò di addentrarmi nel vasto mondo delle comunicazioni, di come si sono evolute sin ai giorni nostri, dei pregi e dei difetti, dei vari campi che spaziano dalla pittura alla letteratura, passando per la musica fino al campo medico.





Tutto questo seguendo il pensiero e le idee del sociologo canadese Marshall McLahun attraverso il libro "La Galassia Gutenberg: nascita dell'uomo tipografico", nella quale parla degli effetti creati dalla comunicazione sulla società in generale e poi passando specificatamente nel singolo.
Cercherò, oltretutto, di chiarire meglio questo tema attraverso brani, testi di canzoni, film, documentari con la quale siamo contatto nei giorni nostri.