DAI GRAFFITI ALLA SCRITTURA ALFABETICA
Con il passare dei millenni, si passò dal dipingere e incidere sui muri o pareti allo scrivere e disegnare su tavolette: si parla adesso di "pittura cuneiforme", ovvero i simboli prendono forme puramente geometriche.
La qualità della vita continuava sempre di più a migliorare e, pian piano, si svilupparono le prime civiltà. Nella valle del Nilo, tra il Tigri e l'Eufrate, nella cosiddetta "Mezzaluna fertile", i primi popoli più evoluti (i Sumeri, gli Egizi e gli Assiro-Babilonesi), con il loro progresso nell'agricoltura e nella società, misero le basi per la nascita della città e proprio in questo ambito, l'uomo sentiva il bisogno di trovare una maniera semplice e innovativa per elaborare simboli con lo scopo di comunicare con gli altri.
I primi ad utilizzare questo tipo di scrittura furono i Sumeri circa nel 4000 a.C. Il materiale principale di cui erano costituite le tavolette su cui scrivevano era l'argilla, elemento abbondante situato soprattutto nelle aree alluvionali e vicino ai fiumi e di conseguenza molto economico.
La tavoletta era composta internamente da uno strato di argilla cotto ed esternamente da un piccolo strato di argilla fresco così da poter essere inciso il simbolo più facilmente grazie all'utilizzo di uno stilo, asticella di osso o metallo, che aveva una parte appuntita per incidere e l'altra più larga per cancellare.
Le incisioni avevano una forma piramidale e appuntita che portano alla mente a dei chiodino o a dei "cunei" (per questo il termine cuneiformi). I segni di questo tipo di scrittura vengono chiamati "glifi" e all'inizio erano più di mille; ogni disegno rappresentava quindi un simbolo : per esempio il disegno del sole rappresentava il giorno e quello della luna la notte. Con il passare degli anni questi simboli diminuivano e gli unici a doverli imparare tutti erano gli scribi.
Però questo tipo di scrittura aveva una pecca: per rappresentare tutti i concetti bisognava utilizzare moltissimi simboli che non tutti erano in grado di apprendere per il grande numero. Così si cercò di creare un nuovo metodo di comunicazione tramite la rappresentazione di fonemi attraverso simboli astratti: iniziò così l'era della "scrittura alfabetica".
Uno dei primi alfabeti fonetici (e forse il più importante) è quello fenicio.
I Fenici erano un popolo insediatosi lungo le coste del mediterraneo(nell'attuale libano).
L'alfabeto fu scritto intorno al II millennio a.C., comprende 22 simboli e molto probabilmente prende spunto dai geroglifici egizi, simboli e disegni che rappresentavano cose e concetti e , a differenza dei Sumeri, gli egizi utilizzavano il papiro come supporto di scrittura, ricavato dalla corteccia di un alto fusto, e il primo prototipo di pena e inchiostro, costituiti rispettivamente dalla lavorazione del gambo di un giunco e l'altro da una miscela di acqua, inchiostro e colla.
Il modo di comunicare diventava sempre più innovativo, facile per tutte le persone, dai grandi ai piccini e utile per il commercio, eventi religiosi e celebrativi.
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